Partite IVA inattive: più facile chiuderle

Novanta giorni e sanzione ridotta per sistemare le posizioni – circa due milioni – di chi è rimasto inattivo
Ultima chiamata del Fisco per le partite “spente”. I titolari di una posizione Iva che, pur non svolgendo alcuna attività, non hanno comunicato la cessazione, hanno 90 giorni di tempo per regolarizzare spontaneamente la propria situazione, versando una sanzione ridotta di 129 euro tramite l’F24 dedicato.
Sanare il rapporto con il Fisco è facile e immediato: basta pagare con il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, indicando il codice tributo 8110, il numero di partita Iva da chiudere e l’anno di cessazione dell’attività.
Chi non si avvale di questa opportunità, rischia una sanzione che può variare dai 516 fino ai 2.065 euro.

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