Ici 2011: saldo con scadenza 16 dicembre

L’Ici (imposta comunale sugli immobili) è la principale tassa sulla casa: si chiama così dal 1993, e costituisce una fonte di finanziamento per i Comuni. A differenza dell’Irpef, l’Ici non è un’imposta progressiva, in quanto si ottiene applicando l’aliquota fissata dal singolo Comune al valore dell’immobile moltiplicato a sua volta per un coefficiente fisso, in base alla categoria catastale di appartenenza:
– 140 per la cat. B (per esempio scuole, biblioteche, uffici pubblici),
– 100 per le cat. A (abitazioni) e C (per esempio magazzini, laboratori, box), escluse le categorie A/10 e C/1;
– 50 per le cat. D (per esempio alberghi, teatri, capannoni) e A/10 (uffici e studi privati)
– 34 per la cat. C/1 (negozi e botteghe).
L’ici viene pagata dal proprietario dell’immobile e dal possessore di terreni ed aree edificabili, in due rate – ciascuna pari al 50% dell’imposta complessiva :
– la prima entro il 16 giugno (c.d acconto) sulla base delle aliquote e delle detrazioni deliberate dal Comune per l’anno precedente;
– la seconda entro il 16 dicembre (c.d. saldo) prendendo a riferimento l’aliquota e le detrazioni deliberate dal Comune nell’anno a cui si riferisce l’imposta (al momento del saldo, quindi, potrebbe eventualmente essere effettuato un conguaglio).

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