Deroga al limiti del contante, prima comunicazione entro il 10 aprile

Limitare l’uso del contante è importante perché costituisce lo strumento tipico per la gestione del “nero”, e coerentemente con questa logica il Decreto salva Italia ha abbassato a 1.000 € la soglia a partire dalla quale sono vietati i pagamenti in contanti.
Per non penalizzare le attività turistiche è stata concessa una deroga: è possibile accettare, da parte di privati cittadini stranieri, pagamenti in contanti di importo pari o superiore a 1.000 € a condizione che venga rispettato, da parte degli esercenti, un iter ben preciso.
La deroga al limite dell’uso del contante riguarda le cessioni di beni e prestazioni di servizio effettuate:
– da commercianti al minuto e i soggetti assimilati ex art. 22, DPR n. 633/72 (ad esempio, alberghi, ristoranti, ecc.), per i quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura;
– da agenzie di viaggio e turismo ex art. 74-ter, DPR n. 633/72, che effettuano operazioni per la organizzazione di pacchetti turistici costituiti da viaggi, vacanze, circuiti “tutto compreso” e servizi connessi;
Nei confronti di persone fisiche:
– di cittadinanza diversa da quella italiana, comunitaria ovvero di uno Stato appartenente allo SEE (spazio economico europeo),
– non residenti in Italia;
possono avvenire in contanti, anche se di importo pari o superiore a 1.000 Euro. In tali circostanze, infatti, il divieto all’uso del contante, così come modificato dal Decreto salva Italia, non vale.

Torna in alto