Camerini di prova virtuali web-based, sistemi di tracciabilità dei filati, processi innovativi di produzione della pasta, format innovativi per la promozione e distribuzione di prodotti enologici, sistemi di attuazione elettromeccanica applicati all’elicotteristica, sistemi innovativi di logistica integrata, sistemi domotici per migliorare il livello di autonomia, di movimento e sicurezza delle persone diversamente abili e degli anziani. Sono solo alcune delle proposte presentate.
“I progetti – ha dichiarato il Ministro Claudio Scajola – sono stati presentati da grandi aziende leader del Made in Italy, ma anche da piccole e medie imprese pronte a innovare che hanno superato la tradizionale diffidenza a cooperare e si sono aggregate per filiere verticali o orizzontali in partenariati di dimensioni medie di 10 partecipanti, per un totale di 1846 imprese e 659 centri di ricerca. Ora le imprese dovranno presentare i progetti definitivi per la valutazione finale. Contiamo di completare celermente le procedure di selezione in modo da avviare concretamente i progetti ed erogare i 190 milioni di incentivi entro l’anno”.
I progetti ammessi sono il 60% circa delle 429 proposte presentate e coinvolgono 443 grandi imprese, 362 medie e 1041 piccole e micro imprese, per un investimento complessivo di 2,2 miliardi di euro che potrebbe comportare l’impiego di oltre 20 mila tra ricercatori e tecnici. Le proposte selezionate rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, sia dal punto di vista dell’innovazione di nuovi prodotti e processi, (158 programmi ammessi), sia per i sistemi di collaborazione tra imprese (34 programmi ammessi), sia, infine, con riferimento a format distributivi innovativi e a nuove soluzioni logistiche (45 programmi ammessi).
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico