Il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità che prevede una maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica.
Le principali azioni
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232) è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:
– 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Per gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, e sue integrazioni) è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:
15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700.000.
Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design
Stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:
il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.
Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:
- il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;
- il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri:
il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
Credito d’imposta formazione 4.0
Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Il credito d’imposta in % delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, è riconosciuto in misura del:
– 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di €. 300.000 per le piccole imprese;
– 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 per le medie imprese;
– 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 le grandi imprese.
La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
- Beni strumentali “Nuova Sabatini”
è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI)e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
I beni, dotati di autonomia funzionale, devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.
Le agevolazioni
Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti alla convenzione tra il MISE, ABI e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del MISE rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti calcolati per 5 anni ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% o 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali cd. “industria 4.0”
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing), che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.
- RESTO AL SUD (Invitalia Spa)
Il Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno sostiene tramite Invitalia spa la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani (under 46 anni) che non siano già titolari di altra attività di impresa in esercizio, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono ammesse ad agevolazione solo le attività di produzione di beni e servizi.
Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento max di 50 mila euro, nell’ipotesi di più soci il finanziamento max è pari a 200 mila euro.
Sono ammissibili a finanziamento
- la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 20% del programma di spesa)
- impianti, attrezzature, macchinari nuovi
- programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione)
- altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa)
Le agevolazioni, erogate in regime de minimis, coprono il 100% delle spese e prevedono:
- contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa
- finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI
Possono presentare richiesta di finanziamento le società, le cooperative, le ditte individuali e le persone fisiche che intendono costituirsi in società dopo l’esito positivo della valutazione, e/o costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017.
Possono inoltre chiedere i finanziamenti:
i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)
- Nuove imprese a tasso zero
Sostegno allo start up di micro e piccole imprese a prevalente partecipazione giovanile (18 e i 35 anni) e femminile. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro che può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili da restituire in 8 anni, il restante 25% sarà coperto dall’apporto di mezzi propri.
Possono partecipare Imprese già costituite in forma societaria da non più di 12 mesi, e le società costituende, formate da sole persone fisiche, che vogliono operare nel comparto della Produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli; Fornitura di servizi alle imprese e alle persone; Commercio di beni e servizi; Turismo; Attività della filiera turistico-culturale; Servizi per l’innovazione sociale.
Sono ammesse al finanziamento, erogato in regime de minimis, le seguenti Spese:
Suolo aziendale; Fabbricati e opere murarie, comprese le ristrutturazioni;
Macchinari, Impianti e attrezzature;
Programmi e servizi informatici; Brevetti, Licenze e Marchi;
Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti;
Consulenze specialistiche, studi di fattibilità economico-finanziari,
Progettazione e direzione lavori, impatto ambientali
CREDITO ARTIGIANO AGEVOLATO
Art. 37 Legge 25 luglio 1952 n. 949
Possono beneficiare degli interventi agevolativi le imprese artigiane, annotate con la qualifica di impresa artigiana nel Registro delle Imprese che abbiano stipulato con le Banche contratti di finanziamento destinato esclusivamente:
- a) all’acquisto del terreno specificamente destinato alla costruzione e/o all’ampliamento di fabbricati posti al servizio dell’attività artigiana dell’impresa.
- b) all’acquisto, alla costruzione, alla ristrutturazione, all’ampliamento e all’ammodernamento di fabbricati dell’impresa ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;
- c) all’acquisto di macchine, attrezzature autoveicoli nuovi, ovvero usati, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
- d) all’acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e alla realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, alle attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo;
- e) all’acquisto di scorte di materie prime e di prodotti finiti.
Le operazioni di finanziamento, stipulate al tasso di interesse e alle altre condizioni economiche liberamente concordate tra le parti, possono prevedere un periodo di utilizzo e/o di preammortamento della durata massima di 12 mesi per gli investimenti destinati a fabbricati (acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento di fabbricati) e di 6 mesi per tutti gli altri investimenti.
Misura delle agevolazioni
Contributo in conto interessi
Per la quota del finanziamento ammessa al contributo in conto interessi, il contributo stesso è determinato in misura percentuale del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento pari al 64%.
Contributo in conto capitale
La spesa al netto di imposte, sostenuta per la realizzazione dell’investimento beneficia di un contributo in conto capitale nella misura del 40% del costo documentato, erogato unitamente al contributo in conto interessi.
I contributi in conto interessi e in conto capitale sono accreditati direttamente all’impresa beneficiaria in unica soluzione.
Quando il finanziamento per il quale viene richiesto il contributo in conto interessi è garantito – in misura pari almeno al 50% – da un Confidi, è possibile richiedere il contributo per la riduzione dei costi di garanzia con la medesima domanda di agevolazioni finanziarie Il contributo per la riduzione dei costi di garanzia è pari allo 0,50% annuo dell’importo del finanziamento, per un massimo di 5 anni. Il contributo è erogato in forma attualizzata in unica soluzione.
CREDITO ARTIGIANO AGEVOLATO
Art. 23, primo comma, legge 21 maggio 1981, n. 240 Leasing
Possono beneficiare degli interventi agevolativi le imprese artigiane, annotate con la qualifica di impresa artigiana nel Registro delle Imprese che abbiano stipulato con le Società contratti di locazione finanziaria aventi per oggetto:
- a) la locazione del terreno specificamente destinato alla costruzione e/o all’ampliamento di fabbricati posti al servizio dell’attività artigiana dell’impresa.
- b) l’acquisto, la costruzione la ristrutturazione e/o l’ampliamento di locali (locazione finanziaria immobiliare);
- c) macchine, attrezzi strumentali e automezzi nuovi, ovvero usati (locazione finanziaria mobiliare e di automezzi) posti al servizio dell’attività artigiana dell’impresa, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale
Contributo i n conto canoni
L’importo dell’operazione di locazione finanziaria ammissibile al contributo in conto canoni è pari al valore del bene al netto di imposte, tasse, oneri accessori e spese, diminuito del prezzo convenuto per il trasferimento della proprietà al termine del contratto di locazione finanziaria.
Il contributo in conto canoni è determinato in misura percentuale del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di locazione finanziaria finanziaria pari al 64%.
La decorrenza del contributo in conto canoni è quella del primo canone periodico di importo costante.
Qualunque sia la maggior durata dei contratti di locazione finanziaria, quella ammissibile al contributo in conto canoni non può essere superiore:
– a 12 anni, se riguarda beni immobili;
– a 6 anni, se riguarda ben i mobili.
Contributo in conto capitale
Per le operazioni di locazione finanziaria è previsto oltre al contributo in conto canoni, un contributo in conto capitale nella misura del 40% della spesa ammissibile, che sarà riconosciuto in due quote.
La prima pari alle spese già sostenute a titolo di anticipo (macrocanone) max 20%,al momento della presentazione della domanda di agevolazione; la seconda quota del contributo in conto capitale verrà pagata al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
- a) conclusione ordinaria del contratto (qualora venga riscattato il bene);
- b) decorsi 5 anni per le macchine e/o 10 anni per gli immobili (dalla data di consegna del bene) con o senza riscatto del bene.
Quando l’operazione per la quale viene richiesto il contributo in conto canoni è garantita, in misura pari almeno al 50% da un Confidi, è possibile richiedere il contributo per la riduzione dei costi di garanzia pari allo 0,50% annuo dell’importo dell’operazione, per un massimo di 5 anni