Comunicazione annuale dati Iva 2015: invio entro il 2 marzo

Entro fine febbraio di ciascun anno, i soggetti titolari di partita IVA obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale, sono tenuti ad inviare la comunicazione dati Iva. Considerato che quest’anno il 28.2 cade di sabato il termine slitta al 2.3.2015.
La legge prevede diversi casi di esonero, tra cui quello di aver presentato entro febbraio la dichiarazione Iva autonoma. Considerato che quest’anno il termine di presentazione della Comunicazione dati IVA è differito al 2.3.2015, l’esonero vale anche nel caso in cui la dichiarazione IVA sia presentata il 2.3.2015. Si ricorda però che presentando la dichiarazione Iva il 2.3.2015 la compensazione per importi superiori a 5.000 Euro potrà essere effettuata soltanto dal 16.4.2015.
Il 2015 sarà l’ultimo anno per la comunicazione dati Iva in quanto la legge di stabilità 2015 (art. 1 comma 641 L. 190/2014) ha previsto l’abrogazione di tale adempimento a decorrere dal 2016, e ha introdotto l’obbligo generalizzato di presentazione della dichiarazione Iva autonoma entro febbraio.
Per capire la logica della modifica effettuata dal legislatore occorre ricordare che, attualmente, la dichiarazione Iva può essere presentata con l’Unico (c.d. dichiarazione unificata) oppure autonomamente entro febbraio. Se la dichiarazione è inviata entro febbraio si è esonerati dall’obbligo di presentazione della comunicazione dati Iva.
La possibilità di presentazione entro settembre, assieme all’Unico, costituisce in realtà una violazione di un obbligo comunitario che impone di presentare la dichiarazione Iva entro due mesi dalla scadenza di ogni periodo fiscale, quindi entro il mese di febbraio.
Per ovviare a tale violazione il legislatore ha introdotto l’obbligo di presentare la comunicazione dati Iva entro febbraio. In questo modo, infatti, vengono forniti all’Amministrazione finanziaria i dati Iva sintetici relativi alle operazioni effettuate nell’anno precedente, che costituiscono una prima base di calcolo per la determinazione delle “risorse proprie” da versare al bilancio comunitario.
Le modifiche apportate dalla legge di stabilità sono pertanto in linea con le disposizioni comunitarie, e sono finalizzate ad eliminare un obbligo – quello della comunicazione dati Iva – che comporta ogni anno l’invio di 3.300.000 comunicazioni

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