Dal 1° gennaio 2012 scatta l’aumento di un punto percentuale del tasso degli interessi legali, che dall’1,5% – in vigore fino al 31.12.2011 – passa al 2,5%.
A stabilirlo il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze. Come previsto dal Codice Civile, spetta infatti al Mef modificare gli interessi legali sulla base:
• del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi;
• e del tasso di inflazione registrato nell’anno;
con un decreto che deve essere emanato entro il 15 dicembre dell’anno precedente a quello cui il saggio si riferisce.
Con l’aumento della misura degli interessi legali, dal 2012 il ravvedimento sarà più caro e quindi ai contribuenti costerà di più versare le tasse in ritardo.
Si ricorda, infatti, che per regolarizzare gli omessi, insufficienti o tardivi versamenti, occorre applicare oltre alla sanzione ridotta anche gli interessi moratori calcolati al tasso legale.
La nuova misura andrà applicata solo in relazione al periodo d’imposta intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il giorno del versamento tardivo. Quindi, i contribuenti che intendano ravvedersi nel 2012 per violazioni intervenute prima del 31.12.2011, dovranno calcolare e poi sommare fra loro:
– gli interessi calcolati al tasso legale dell’1,5% per il periodo che va dal giorno successivo alla data di mancato adempimento fino al 31.12.2011;
– gli interessi calcolati al tasso legale del 2,5% per il periodo che va dal 01.01.2012 alla data di regolarizzazione della violazione.